Il manifesto 111
VENERDI’ 20 NOVEMBRE 2020 – Conferenza digitale
ore 18 – Diretta FB Alla fine della città
IL MANIFESTO 111 Manifesto politico e poetico dei cittadini
L’ARTE DEL GESTO – COSTRUIRE UNA CITTÀ
con Virgilio Sieni, coreografo, danzatore e architetto; introduce Donatella Bertozzi, critica di danza, redattrice della rivista “Ballet 2000”
Il Manifesto 111 è una raccolta di punti, frasi e affermazioni sull’abitare e sull’operare nei territori attraverso l’arte del gesto. Nasce all’inizio del 2020 a Firenze grazie all’incontro di numerosi cittadini che, partendo da esperienze dirette sulle pratiche del gesto e la relazione con il territorio, hanno riflettuto sui temi dell’operare in vita. Sono pratiche popolari che intendono riattivare il ruolo di cittadino partecipante e che accolgono persone di tutte le età, abilità e provenienze. Le azioni hanno l’obiettivo di creare e rinnovare un paesaggio, un sentire comune attraverso il gesto come atto simbolico di conoscenza e condivisione.
“È necessario soffermarsi, sospendere il tempo e dedicare l’attenzione all’irregolarità, all’imperfezione che li compone e al divenire politico che li definisce. Ogni punto porta con sé il carattere empatico di un gesto rivolto all’altro. Il senso di apertura, politica e poetica, risuona da un’affermazione all’altra, lasciando tempi e spazi di attesa, di sospensione tra concetti che richiamano alla cura degli spazi, alla crescita dell’individuo e al senso di comunità” (Virgilio Sieni).
diretta Facebook – https://fb.watch/8t87DSxsBD/
VIRGILIO SIENI, già direttore della Biennale di Venezia Settore Danza, è danzatore e coreografo tra i più rappresentativi e affermati nel panorama europeo. Dirige a Firenze il Centro Nazionale di produzione e fonda nel 2007 l’Accademia sull’arte del gesto, contesto innovativo di formazione rivolto a professionisti e cittadini sull’idea di comunità del gesto. Lavora per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei internazionali, realizzando progetti sulla geografia della città e dei territori. Nel 2013 è stato nominato Chevalier de l’ordres des arts et des lettres dal Ministro della cultura francese.