Bracciano sotto sopra
Memorie e storie dal cimitero
Il cimitero è un luogo vivo, una piazza aperta, un’enciclopedia umana. Il cimitero è un traguardo ma anche una partenza. Il cimitero è un grande albero genealogico del suo territorio e raccoglie e racconta le mille storie di ogni città.
Il nostro viaggio nel cimitero di Bracciano si compie attraverso tombe e lapidi, cipressi e crisantemi, volti e sculture, esplora società operaie ed eroi di guerra, cognomi illustri e nomi fantasiosi. Un viaggio ricco di tracce e testimonianze, memorie e pensieri, suggestioni e riscoperte con i contributi di: Sonia Boffa, Giuseppe Curatolo, Massimo Giribono, Mario Gentilucci, Aldo Marziali, Massimo Mondini, Nerina Orsini, Marco Pastonesi, Cecilia Sodano, Stefano Valente, Ilaria Troncacci, associazione Fotocineamatori di Bracciano.
Puoi ascoltare le storie inquadrando con il tuo cellulare i QR Code che trovi all’interno del cimitero oppure accedi agli audio geo localizzati con l’App Loquis o entrando nel sito del Comune di Bracciano, pagina dedicata a Bracciano sottosopra. www.comune.bracciano.rm.it
Progetto del Museo civico di Bracciano da un’idea di Cecilia Sodano, a cura di Fernanda Pessolano/Ti con Zero.
Il cimitero
È un luogo comune e comunitario. Non è vero che sia sempre triste e deprimente, anzi, è ricco di storia, di natura e di memoria. E merita sempre una visita. Testo di Marco Pastonesi.
L’origine
Cecilia Sodano, direttrice del Museo civico di Bracciano racconta le origini del campo santo comunale.
Quando il campo divenne santo
Massimo Giroboni, responsabile dell’archivio di Bracciano, ripercorre la storia del cimitero
La chiesa
Cecilia Sodano, direttrice del Museo civico di Bracciano parla della chiesa del cimitero.
Il custode
È un bibliotecario di racconti, un archivista di date, un guardiano di pietre, un conoscitore di volti.
Testo di Marco Pastonesi
Il sasso nel cipresso
Schizzato dal bombardamento del primo giugno 1944 e imprigionato in un cipresso, è l’inizio di un nuovo vecchio racconto. Testo di Marco Pastonesi
Il padrone di casa
Aldo Marziali è molto più del custode del cimitero di Bracciano. E qui elenca i suoi mille lavori
L’eroe
Udino Bombieri morì durante la Seconda Guerra Mondiale. Ma prima di essere ucciso dai tedeschi riuscì nell’impresa di salvare Bracciano. Testo di Marco Pastonesi
Le vie della terra
Dopo la Seconda Guerra Mondiale i nomi delle vie, anche a Bracciano, cambiarono. Massimo Giroboni, responsabile dell’archivio di Bracciano, spiega il perché.
La guerra
Gli allarmi, le sirene, i rifugi. Istanti eterni. Indimenticabili. Ancora nei racconti dei grandi vecchi di bracciano. Testo di Marco Pastonesi
E tutti entrarono nel castello
Accadde durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Nerina Orsini racconta quei giorni drammatici.
Duello sul lago
1944, un pilota tedesco abbatte l’aereo di un pilota inglese. Che si salva paracadutandosi proprio sul cimitero. Mario Gentilucci, dell’Associazione Fotocineamatori Bracciano, ricorda l’episodio.
Caramelle e cioccolata
Incontro ravvicinato tra carri armati americani e carretti dei fuggiaschi. Mario Gentilucci, dell’Associazione Fotocineamatori Bracciano, era sul carretto.
La società operaia di mutuo soccorso
Raccoglieva le forze illuminate del paese a prescindere dai partiti di appartenenza. E aveva una cassa per sostenere gli infortunati del lavoro. Testo di Marco Pastonesi.
Mani in alto
Sono il simbolo della Società Operaia di Mutuo Soccorso. Massimo Mondini, presidente dell’associazione Forum Clodii, spiega storia e curiosità
Quei cento illustri del famedio
Massimo Mondini, presidente dell’associazione Forum Clodii, racconta lo spazio dedicato, fin dal 1877, alle arti e ai mestieri
Gli epitaffi
Nati come orazioni pubbliche per celebrare gli eroi, diventati iscrizioni sepolcrali, spesso sono ministorie. Testo di Marco Pastonesi.
Il povero Pippo
Cecilia Sodano, direttrice del Museo civico di Bracciano, svela la storia del bambino rapito dagli angeli.
Il cipresso. C’era una volta…
San Francesco, Carducci, van Gogh… La storia anche quella dell’arte è ricca di questi alberi profumati e affusolati. Testo di Stefano Valente.
Ovidio narra la storia di un giovane che uccise accidentalmente il “suo” cervo. Testo di Stefano Valente
Il crisantemo
Sapete perché è stato scelti come fiore per i morti? Perché rappresenta il sole. Cioè la luce eterna. Testo di Stefano Valente.