Astolfo sulla luna e con la bici
Teatrini di Fernanda Pessolano
Di e con Caterina Acampora
Teatrini in miniatura, opere tra artigianato e arte come quadri di un cartellone per cantastorie.
Ariosto immagina la Luna come un doppio speculare della Terra, dove finisce tutto ciò che su questa va perduto: una sorta di pianeta-discarica affollato di immagini oniriche. Il testo nasce dall’idea di riattualizzare, con tanto di cyber bicicletta e strumentazioni, questo folle volo compiuto da Astolfo per recuperare il senno perduto di suo cugino Orlando, nel farlo scoprirà qualcosa di sé stesso. Astolfo, infatti, a differenza degli altri paladini di Carlo Magno è un personaggio estremamente stratificato e complesso, anche se le sue peregrinazioni sembrano essere sempre governate dal caso, è proprio questo suo vagabondare che porta l’eroe a incrociare e soccorrere gli altri personaggi del poema e trovare alla fine il “filo” che lo condurrà in percorsi non preventivati e per questo pieni di opportunità.
Durata spettacolo 40 minuti